Il libro della cucina del sec. XIV, testo di lingua non mai fin qui stampato
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Il libro della cucina del sec. XIV, testo di lingua non mai fin qui stampato
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Italian
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Unknown
IL LIBRO DELLA CUCINA DEL SEC. XIV
Al Chiarissimo Signore, SIG. FRANCESCO CORAZZINI
AVVERTENZA
MISCELLANEA.
CORREGGI
IL LIBRO DELLA COCINA
Dei Cauli.
De le foglie minute, et dei finocchi.
Salsa di finocchio.
De' senacioni; ciòe in più modi.
De la senape.
De li sparaci.
De le lattughe.
De le zucche.
De le pere.
Di cipolle.
De' porri.
De' naponi, ovvero navoni.
De' raponcelli.
De le rape.
De' ceci.
De' peselli.
Peselli con carne.
De le fave sane.
De le fave infrante.
De le lenti.
De' fasoli[10].
De' fungi[12].
De la composta.
De' brodi: e primo, de brodo granato.
De la gelatina di pesce.
Del brodo del pesce.
Del paparo.
De la grua.
Del brodo saracenico[16].
Del brodo dei capponi.
De le starne.
De la gratonia.
De' Crispelli, ovvero Frittelle Ubaldine.
De' guanti, cioè ravioli.
Di salsiccie, o vuo' tortelli di pesce.
De' crispelli di carne, o vero tortelli e ravioli.
De le gualdaffe di ventri et caldumi.
Dei detti gualdaffi e caldumi.
De la corata e ventre di porco in caldume.
De li savori.
De la peverada.
De' civeri di lepore e altre carni.
Di sommacchia di polli o di uccelli.
Di limonìa di polli.
Di gratomèa di polli, uccelli et pesci.
Di romanìa di polli.
Di agliata bianca con li capponi.
De' blanmangieri.
De la festiggia.
A empiere uno pavone.
A empiere una gallina.
A empiere uno vitello.
A empiere uno castrone.
A empiere una spalla, o altro membro.
A empiere uno ventre.
A empiere budelle.
De la suppa.
Del pastello romano.
Del pastello dei capretti.
Del pastello di uccelli vivi.
De la torta parmesana.
De la torta di capponi, fagiani, uccelli, coratelle e pesci.
De la casciata.
Del coppo di polli o d'altri uccelli.
Del coppo d'altre cose, e da ciascuno giorno.
Del pastello di anguilla.
Del coppo di lampreda.
Del pastello de le trote e d'altri pesci.
Del polpo.
De la seppia.
Del nero de la seppia.
Del pesce calamaro.
De l'interiori e budelli di pesci.
De la gratonata di polli.
De sardamone di carne.
De la fromentiera col pollo.
Del farro di spelta.
De la zeunia di colombi, polli e altri uccelli.
De le ova piene.
Dei tomacelli, ovvero mortadelle.
De li fegatelli.
Del coppo di latte caprino, o pecorino.
De la gelatina di pesci senza oglio.
Del giardino.
Del dulcamine, cioè frittelle non quaresimali.
De li erbati.
De le lasagne.
Del mele bullito co le noci, detto nucato.
De li tortelli.
De la ioncada.
De la paniccia col latte.
De i savori: e prima del savore per l'arrosto.
De i savori con li pippioni.
Del savore con la grua.
Savori per papari et per porchetta.
Savore per malardi[40] et anatre.
De la pastringa.
Del solcio dei piedi d'uccelli, et di capo di porco.
Del cascio arrostito.
Dei cauli per li 'nfermi.
De l'erbe minute.
Per li costipati, stitici, e che non orinano.
De le zucche.
De i ceci per li 'nfermi.
De le lattuche.
Dei peselli freschi per li 'nfermi.
De l'amandolato et del farro per li 'nfermi.
De la tria genoese per li 'nfermi.
Riso per li 'nfermi.
De la farina per infreddati.
De le triglie per li 'nfermi.
De' pomi lessi per l'infermi.
De' pomi arrostiti.
A cocere prestamente e bene uno arrosto.
De la insaleggiata di cipolle.
A trarre il sale de la pentola.
A cavare il fumo del mangiare.
Frittelle nuove.
A chi non avesse levame.
A fare agresto.
ANNOTAZIONI:
TAVOLA
INDICE DEI CAPITOLI DEL LIBRO
RETTIFICAZIONE
SCELTA DI CURIOSITÀ LETTERARIE INEDITE O RARE DAL SECOLO XIII AL XVII
Nota del Trascrittore
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